Il segretario della FP CGIL Francesco Fucile e il coordinatore provinciale della sanità, Antonio Trino, accendono i riflettori sulla procedura di mobilità interna avviata all’Asp 5 di Messina che, a detta dei rappresentanti sindacali, non può ch essere definita discriminante. Per un motivo ben preciso: «Il bando esclude il personale in servizio presso l’azienda in una data successiva al 1 luglio 2018. Non si comprende – affermano Fucile e Trino – quale sia il criterio ed il principio normativo/contrattuale per il quale l’azienda ha pensato e pensa di escludere tale fascia di dipendenti. Tale scelta pone l’azienda in una condizione di potenziale contenzioso che la vedrebbe soccombere per illegittimità dell’atto in virtù dell’esclusione del sopradetto personale ma anche della non definita dichiarazione dei posti vacanti, atto, quest’ultimo, propedeutico alla predisposizione del piano assunzionale. C’è da dire – evidenziano – che, a prescindere dall’esito giudiziale, gli eventuali e prevedibili ricorsi bloccherebbero l’iter assunzionale ponendo l’azienda in una fase di stallo». Alla luce di ciò, la FP CGIL chiede all’azienda di rivedere la propria posizione, consentendo a tutto il personale in servizio alla data di presentazione del bando a poter partecipare, così come norma prevede.