Il segretario generale della FP CGIL Francesco Fucile, il segretario con delega alla sanità, Antonio Trino e il segretario FP CGIL Medici Guglielmo Catalioto, di fronte ai nuovi scenari che si prospettano, considerano una delle ipotesi programmatiche quella dell’accorpamento del Papardo all’attuale IRCCS-PIEMONTE
«In questi giorni leggiamo una nuova (forse) versione rispetto al complicato puzzle che vede coinvolta la sanità in provincia di Messina, ma il copione rimane invariato: a perderci sarebbe solo la nostra provincia. Ebbene, la FP CGIL non è disponibile ad assistere a nuovi tagli, a nuove perdita di servizi o posti di lavoro». Questo il commento del segretario generale della FP CGIL Francesco Fucile, del segretario con delega alla sanità, Antonio Trino e del segretario FP CGIL Medici Guglielmo Catalioto, di fronte alle nuove ipotesi di accorpamento che interesserebbero, secondo quanto riportato dalla stampa, la città di Messina. «In buona sostanza – affermano Fucile, Trino e Catalioto -, solo qualche annetto fa il tripudio per la salvezza del Piemonte, pienamente condivisa, grazie all’accorpamento con l’eccellenza IRCCS ed oggi leggiamo di un possibile “divorzio” del Piemonte che ritornerebbe a “risposarsi” col Papardo, lasciando che il “consolatore” Policlinico accolga fra le proprie braccia il desolato IRCCS (sconsolato, ma con una pregevole dote finanziaria)». Rispetto a tale scenario, l’unico risultato è che Messina perderebbe un’azienda ospedaliera, passando dalle attuali 4 a solo 3. «Ci chiediamo – continuano gli esponenti della FP CGIL – come mai questo non sia avvenuto nelle limitrofe Catania e Palermo, dove abbiamo assistito anche all’inaugurazione di nuovi nosocomi. Come sempre sostenuto, il Papardo necessita di un’azione di rilancio, e tale risultato potrebbe essere conseguito con l’accorpamento all’IRCCS Piemonte. E’ vero si perderebbe sempre una azienda, ma in cambio ne nascerebbe una nuova con solide basi, garantendo lo status di DEA di II livello».Altrettanto netta la posizione assunta dalla FP CGIL questa mattina in occasione della convocazione della terza commissione consiliare sanità al Comune di Messina, con ordine del giorno “punto nascita presidio Piemonte”. «La FP CGIL ribadisce quanto più volte dichiarato, – affermano Trino, Fucile e Catalioto – ovvero che per poter parlare di un punto nascita presso il nosocomio di viale Europa, bisogna che ci sia una rivisitazione programmatica nei tavoli regionali, al fine di poter superare l’attuale impossibilità normativa di un punto nascita. In buona sostanza, l’ipotesi di accorpamento del Papardo all’IRCCS Piemonte, potrebbe essere una delle soluzioni per garantire una bilocazione del punto nascita (non la creazione di un doppione)». La discussione in commissione si è poi concentrata sulla chiusura della stroke unit dell’IRCCS Piemonte, eccellenza sanitaria riconosciuta da una Commissione nazionale e sul cui smantellamento, permangono pesanti ombre, peraltro pubblicamente dichiarate dal direttore generale, dott. Vincenzo Barone. La posizione della FP CGIL è quella di garantire la miglior assistenza possibile nel territorio provinciale, per cui azioni portate vanti dalla varie istituzioni in tale direzione,«saranno da noi incondizionatamente appoggiate e sostenute».