Nel bilancio pluriennale dell’amministrazione regionale per il triennio 2019-2021 per l’anno 2020 è stato previsto un finanziamento che, nel 2020, non arriva a coprire neanche il pagamento degli stipendi del personale di ruolo
Le scriventi segreterie provinciali di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UGL, COBAS e CODIR lanciano un grido di allarme in merito alla situazione economica del Teatro Vittorio Emanuele. L’emergenza trova radice nell’ultimo stanziamento del bilancio pluriennale dell’amministrazione regionale 2019-2021. «Per l’anno 2020 – affermano i Raffa, Morabito, Impollino, Panebianco e Smedile, rappresentanti, rispettivamente di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UGIL, COBSA e CODIR – è stato previsto un finanziamento che non arriva a coprire neanche il pagamento degli stipendi del personale di ruolo e per l’anno 2021 € 0. L’esiguità degli stanziamenti previsti, infatti, impedisce una seria programmazione dell’attività del Teatro stesso ed incide negativamente sulle assunzioni di personale tecnico e masse artistiche oltre che a condurre alla impossibilità, stante la situazione odierna, di avviare le procedure di stabilizzazione del personale tecnico precario in possesso dei requisiti previsti dal D. Lgs. 75/2017 art. 20 comma 1». Altro punto per cui i sindacati chiedono un confronto urgente, «è l’equiparazione del contratto del personale di ruolo dell’Ente Teatro con il contratto del personale regionale. Tale questione – evidenziano i sindacati – ultimamente ha preso una svolta che porterà, sicuramente, il personale interessato ad intraprendere azioni giudiziarie destinate a vedere l’amministrazione regionale soccombente, stante il grande ritardo nell’applicazione dei vari istituti contrattuali ai dipendenti che si trovano, ad oggi, ad avere un salario che ha perso potere di acquisto rispetto al vecchio contratto a loro applicato delle Fondazioni Lirico Sinfoniche».