ASU. I SINDACATI FP CGIL, CISL FP E UILTEMP SICILIA INCONTRANO L’ASSESSORE SCAVONE: “DOPO LA LEGGE, ADESSO I PROVVEDIMENTI PER I PASSAGGI AGLI ENTI E LE STABILIZZAZIONI. BASTA CON IL PRECARIATO MORTIFICANTE”
L’incontro convocato dall’Assessore Scavone e tenutosi oggi presso l’Assessorato al Lavoro, sulla vertenza lavoratori ASU, ha prodotto qualche risultato.
Approvata la legge per le stabilizzazioni dei lavoratori Asu, è fondamentale e irrinviabile adesso la predisposizione di provvedimenti attuativi che consentano l’effettivo passaggio dei precari dalle cooperative agli enti di utilizzazione. Lo hanno chiesto Fp Cgil, Cisl Fp e UilTemp all’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone nell’incontro che si è tenuto questa mattina, sottolineando in particolare l’urgenza di trovare una soluzione per quei lavoratori che non possono trovare collocazione negli enti dove prestano servizio.
“Va definito al più presto un programma che possa dare certezze a tutta la platea di lavoratori e questo deve avvenire nel biennio 2019/2020. L’assessore Scavone ha anticipato la presentazione di un’apposita proposta di legge per la proroga oltre il 2019, che contenga anche altre misure, come la storicizzazione delle risorse fino al 2038, l’abbattimento del paletto dell’anzianità pensionistica e la previsione di una indennità di accompagnamento alla pensione”, hanno riferito i sindacalisti Gaetano Agliozzo e Franco Campagna della Fp Cgil, Paolo Montera e Calogero Emanuele della Cisl Fp e Danilo Borrelli della UilTemp.
“Occorre chiudere definitivamente la stagione degli Asu, che tra le varie tipologie di precariato restano i più penalizzati. Questi lavoratori dal lontano 1997 garantiscono servizi in tutti gli Enti siciliani con una sussidio che non arriva a 600 euro, cifra persino inferiore al reddito di cittadinanza. Continueremo a seguire con estrema attenzione la questione, ad iniziare dai necessari lavori parlamentari, fino alla fine di questa ormai pluridecennale vertenza a sostegno e tutela dei lavoratori”, concludono sindacalisti.