Siamo venuti a conoscenza, ancora una volta, che i Fisioterapisti per poter correttamente effettuare il trattamento riabilitativo ai pazienti, rispettando 1 ora di trattamento procapite, sono costretti, quotidianamente, ad effettuare un surplus orario (10-20 min circa) facilmente desumibile dai rispettivi tabulati.

In buona sostanza, dovendo fare in 6 ore/die il trattamenti a n. 6 pazienti per 1 ora ciascuno, risulta matematicamente evidente come gli stessi siano costretti a sforare il proprio orario di servizio, perché vi sono dei tempi morti che debbono essere necessariamente recuperati (vestizione divisa, tempo per raggiungere la degenza, presa in carico informatica, lavaggio mani, necessità fisiologiche personali, etc).

Alla luce di quanto sopra si chiede il riconoscimento del surplus orario fino ad oggi maturato che a scelta del dipendente, secondo normativa, potrà essere remunerato o riconosciuto come credito orario e compensato con dei riposi. Resta ferma, comunque, l’illegittimità di programmare l’attività ordinaria con l’uso dello straordinario (surplus orario).

Cogliamo l’occasione per rammentare al Direttore Generale dell’ASP Messina, nella qualità di ente convenzionante che esercita il controllo, che siamo a conoscenza che molti contratti di lavoro dei fisioterapisti sono a part-time al 50% (stando alle informazioni ricevute dai lavoratori) per cui riteniamo opportuno verificare la congruità del numero di fisioterapisti rispetto alle esigenze assistenziali: in buona sostanza non vorremmo che nel computo totale dei fisioterapisti, non sia stata valutata questa variabile che, di fatto, dimezza il numero di risorse e tale dubbio scaturisce dal fatto che molti di loro ci hanno riferito di aver fatto parecchio straordinario (non il surplus orario sopra menzionato, bensì lavoro straordinario regolarmente programmato).

Si rimane in attesa di sollecito riscontro.