Dopo mesi di silenzio da parte dell’Amministrazione su un vertenza che ha visto 24 lavoratori dal mese di Febbraio 2017 senza lavoro il segretario della Funzione Pubblica CGIL chiede nuovamente al presidente Lombardo che fine abbia fatto il parere del legale richiesto sulla questione

«La FP CGIL segue da tempo la questione dei lavoratori della vigilanza venatoria un tempo impiegato presso l’ex Provincia Regionale e quello che sta accadendo nelle ultime ore è ciò che aveva detto e chiesto già parecchi tempo fa al presidente Lombardo, ovvero l’assorbimento delle guardie venatorie nel Messina Servizi Bene Comune, in considerazione del loro inserimento nell’elenco di mobilità interaziendale giusta determinazione n.564 dell’11 luglio 2019 della Città Metropolitana». Il segretario della FP CGIL, Francesco Fucile, interviene nuovamente a tutela dei 24 lavoratori licenziati nell’ormai lontano 2017 e non più riassorbiti, nonostante gli spiragli, per mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione De Luca, che non ha tenuto in considerazione neanche quanto legiferato dall’ARS in merito alla possibilità di attingere da risorse dell’assessorato regionale all’agricoltura. A questo si aggiunga un ulteriore tassello, quello appunto relativo alla possibilità di assumere gli operatori in questione alla Messina Servizi Bene Comune, questione quest’ultima sottoposta dalla FP CGIL all’attenzione del presidente della società Giuseppe Lombardo: «Siamo ancora in attesa che il presidente Lombardo ci faccia capire a che punto sia il parere legale che, rispetto a tale situazione, – afferma Fucile – sarebbe stato necessario chiedere all’avvocato della Messina Servizi. Ancora non si ha nessuna notizia, ma a rischio c’è il futuro di 24 persone che dall’oggi al domani si sono trovati senza nulla in mano. Ecco perché torniamo a chiedere con forza che la MSBC si faccia carico di questa situazione e, come previsto dalla legge, proceda a valutare l’assunzione degli operatori alla MSBC». Per la Funzione Pubblica è necessario che la questione venga affrontata in modo netto, anche perché, ancora prima di quest’ultima possibilità che si intravede «la vecchia Amministrazione – ricorda Fucile – aveva assunto un impegno formale in Prefettura per l’avvio del servizio, fondato su motivazioni di emergenza sostanziali e non solo per le tutele dei lavoratori del gruppo ex venatoria. Solo il silenzio, rifiuto di incontro con i lavoratori e con le parti sociali ha caratterizzato questa vertenza. Questo atteggiamento però non ci convince e siamo convinti che esistano le condizioni normative per risolvere definitivamente questa vertenza e la MSBC è una azienda partecipate che deve provvedere in tal senso».