In riferimento a quanto in oggetto, intendiamo segnalare una “stranezza” che avviene presso il P.O. di Taormina.
In buona sostanza, in questo presidio il numero di OSS in servizio corrisponde esattamente alla previsione della dotazione organica, eppure l’U.O. di Ortopedia è carente di un’unità di questa figura, proprio da pianta organica.
Tale anomalia era ancor più evidente fino a poco tempo fa, quando le unità carenti erano ben 2, ma successivamente un’unità è stata assegnata.
A proposito di tale assegnazione, vorremmo palesare le nostre perplessità, stante le tante difficoltà fisiche della dipendente in questione, tutte certificate e riconosciute, che impediscono alla stessa, nei fatti, di poter prestare la sua opera.
Orbene, una gestione delle risorse umane non può prescindere da un processo valutativo delle “qualità” e delle “possibilità” del singolo lavoratore di poter prestare servizio presso un’U.O. piuttosto che in un’altra: non si possono riempire solamente le caselline ed essere certi e tranquilli di aver espletato diligentemente il proprio lavoro!
Alla luce di quanto sopra, desideriamo conoscere dove è stato allocato l’OSS mancante in ortopedia e soprattutto chiediamo di rivedere le assegnazioni alla luce delle limitazioni dei dipendenti, in quanto l’ultima unità OSS assegnata non può certo operare in una degenza così pesante per le sue condizioni di salute.