L’Aran non ha presentato un testo ma ha verbalmente illustrato alcune ipotesi su cui sta lavorando per rispondere ai dubbi e alle obiezioni che le OO.SS. hanno avanzato rispetto a tre questioni:
– i profili dell’area socio sanitaria;
– il tema della valorizzazione delle figure addette al coordinamento con gradi di sot- tufficiale;
– il tema del corretto inquadramento dei profili scolastico educativi.
In merito al primo punto l’Aran ha confermato la necessità di identificare il profilo di infermiere nell’ambito della futura area dei Funzionari (ex Categoria D) inclusi i nuovi accessi, mentre il personale eventualmente inquadrato nell’area immediatamente precedente (ex categoria C) verrebbe reinquadrato attraverso le procedure previste dal DL 80 e recepite dal CCNL.
In merito al secondo punto l’Aran ha confermato l’idea di volere rispondere all’esigenza di un riconoscimento professionale delle figure addette al coordinamento con gradi di sottufficiale, attraverso l’introduzione di “differenziali economici” maggiorati rispetto a quelli dell’area di appartenenza, ma ha anche aperto all’ipotesi di un riconoscimento attraverso uno sviluppo dell’indennità di funzione che la leghi ancor più direttamente al grado ricoperto.
Sul terzo punto l’Aran ha illustrato un possibile approccio al tema del corretto inquadramento del personale scolastico educativo a fronte delle novità in merito al titolo necessario per lo svolgimento di queste attività. L’Aran pertanto proporrebbe di identificare le figure di educatore di asilo nido e di insegnante di scuola dell’infanzia, per le assunzioni che dovessero intervenire dopo la sottoscrizione del CCNL, nell’Area dei Funzionari, come per il restante personale laureato. Il personale che invece già oggi ricopre quei profili verrebbe gradualmente reinquadrato, secondo le procedure speciali previste dal DL 80/2021. Il costo del reinquadramento verrebbe compensato attraverso l’utilizzo di parte delle somme destinate dalla legge di bilancio alle procedure di riclassificazione e attraverso il consolidamento nel tabellare delle indennità professionali e di parte dell’indennità di c.d. “tempo potenziato”.
L’Aran ha poi ribadito l’idea di riconoscere al personale che per svolgere il proprio ruolo deve essere iscritto ad un albo professionale dei differenziali economici “maggiorati”.
Nell’esprimere la nostra opinione abbiamo fatto presente che un parere compiuto potrà essere dato solo dopo che aver letto i testi che dovrebbero tradurre queste ipotesi, oggi illustrate oralmente.
Abbiamo ribadito che l’uso dei differenziali maggiorati per riconoscere lo sviluppo di alcune professionalità può essere limitante e che pertanto la strada del rafforzamento delle indennità appare quella più adeguata.
Abbiamo inoltre ribadito che la sezione della Polizia Locale dovrebbe affrontare anche altre questioni come, ad esempio, quelle relative ai casi di esonero dal turno o quelle relative alla compatibilità dell’indennità di ordine pubblico.
Sulla proposta per il settore educativo abbiamo apprezzato che si voglia garantire l’unicità del sistema di inquadramento e si identifichi nella futura area dei Funzionari il corretto livello di classificazione del personale educativo e insegnate; abbiamo però espresso delle riserve e ribadito la necessità di un approfondimento rispetto alle modalità di reinquadramento del personale attualmente in servizio, con particolare riferimento all’utilizzo di parte all’indennità di tempo potenziato.
L’Aran ha registrato le posizioni espresse dalle diverse OO.SS. e, al fine di accelerare il prosieguo della trattativa, ha proposto per la prossima settimana due incontri: uno lunedì 11 luglio; l’altro giovedì 14 luglio. Ci verrà quindi inviato, nei prossimi giorni, un testo che articola le proposte oggi illustrate solamente a voce.