Per la Funzione Pubblica CGIL quanto avvenuto giovedì sera per la firma dei contratti del personale Asacom, Ose e Osa, è il segno evidente che l’Azienda necessita di una riorganizzazione per evitare che siano lavoratori ed utenti a farne le spese
Improvvisazione e caos nella gestione della riapertura delle scuole, hanno travolto la MSC, che ha dovuto fare fronte agli eventi che si sono succeduti in maniera compulsiva. Riconosciamo alla Messina Social City e al Direttore Generale, Carmelo Sferro, l’importante impegno per dotare l’Azienda di tutti gli strumenti contabili necessari e della nuova proposta di contratto di servizio. Ma la sensazione che, alla ripresa dell’attività scolastica, fissata per giorno 10 gennaio, la MSC si sia persa in un bicchiere d’acqua, è sotto gli occhi di tutti. Ancora ad oggi, non sono stati rinnovati i contratti a tempo determinato del personale impegnato nel servizio scuolabus, né risultano essere stati rinnovati quelli del personale riqualificato da Ose ed Osa ad Asacom, con le conseguenze che ciò ha determinato nei confronti dell’utenza. La FP CGIL è sempre disponibile ad un confronto serrato e fattivo sull’analisi delle criticità organizzative che possono aver dato luogo a quanto avvenuto, anche se si dovessero ricondurre le cause all’Ente controllante, ovvero il Comune. Siamo convinti che un’Azienda così importante che conta oltre 600 dipendenti e dalle concrete prospettive future, debba e possa, tenuto conto della fragilità dell’utente, diventare un modello per l’intero territorio siciliano.