La FP CGIL continua a ritenere l’azione politica messinese poco attenta al destino della Città Metropolitana. E’ inaccettabile che Messina non abbia ricevuto risorse utili per raggiungere l’equilibrio di Bilancio. Inutili manifestazione del Sindaco non hanno portati i risultati sperati. Ci aspettiamo una reazione seria ed efficace e non quanto abbiamo visto finora.
La Regione Siciliana ha partorito un topolino. Messina cenerentola delle Città Metropolitane riceve con il Decreto Assessoriale 352\Serv4 solamente 5,8 mln contro le necessità più volte dichiarate di circa 20 mln per evitare il default.
I criteri da sempre utilizzati per il riparto tra le 9 ex Province dei famosi 100 mln, individuati con il predetto Decreto, si sapeva già che avrebbero danneggiato Messina, dichiarano Francesco Fucile segretario generale e la RSU della FPCGIL ma nulla è stato fatto per evitarlo. Così facendo si sta già dichiarando il de profundis della Città Metropolitana di Messina con tutte le conseguenze del caso, risorse del Masterplan, dipendenti, precari etc.
Ora non rimane altro da fare che tentare di avere assegnate più risorse dei 20 mln che a fine Agosto saranno ulteriormente ripartiti e su questo abbiamo contattato l’Assessore Grasso che ci ha assicurato il suo impegno per rivedere i criteri di riparto.
Quello che preoccupa ulteriormente è che la crisi del Governo nazionale potrebbe far fallire l’ipotesi di accordo Stato Regione che doveva attuarsi entro fine settembre secondo il quale la terza tranche del prelievo forzoso sarebbe stata eliminata.
Un quadro desolante costellato da errori enormi del passato e da un presente che vede Messina sempre più debole. L’intera classe politica messinese che continua a litigare ed il tentativo di intestarsi la paternità della soluzione del problema ci hanno ridotto in queste condizioni. Ci aspettiamo azioni serie ed efficaci che siano in controtendenza con quelle viste finora.