«Prendiamo atto del verbale con cui la Social City ha mosso dure contestazioni nei confronti del Direttore Generale, ma riteniamo che i continui ritardi nella gestione della quotidianità durano da troppo tempo e ciò mette a rischio utenza e lavoratori»
«Prendiamo atto di quanto contenuto nel verbale n° 39 di ieri, 18 novembre 2019, ma restiamo convinti, come già più volte denunciato, che le lacune gestionali della MSC esistono già da parecchio tempo, così come una totale mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali». La FP CGIL interviene così in merito alle ultime notizie che vedono protagonista il Direttore Generale della MSC, in rotta di collisione con il CDA dell’Azienda. Incomprensioni manageriali che non possono e non devono creare ulteriori problemi alle già numerose difficoltà organizzative che interessano l’Azienda Speciale «e che ormai da tempo vengono messe in risalto da questa organizzazione sindacale. Non possiamo non sottacere che dall’ormai lontano mese di luglio chiediamo “attenzione” alla Messina Social City per una serie di problematiche da discutere ed affrontare, ma purtroppo non abbiamo mai avuto risposta. Segno quest’ultimo, di totale mancanza di rispetto delle relazioni sindacali. Essendo, la MSC, un’azienda speciale, è fondamentale che i vertici della stessa abbiano ben presente di non poter ignorare quei meccanismi di confronto che sono anche segno di trasparenza rispetto a scelte che, diversamente, non possono non essere considerate come mere preferenze per uno piuttosto che per un altro. Ci stupisce che solo a seguito del predetto verbale sia giunta la convocazione con le OO.SS., fissata per giovedì 21, a firma del Direttore Generale. A conferma del fatto che siano tante, e tutte ugualmente rilevanti, le problematiche da affrontare, nella comunicazione non è stato indicato un “Ordine del giorno”, ma semplicemente la necessità di avviare un “tavolo di confronto ai fini di una piena e fattiva collaborazione con le OO.SS”. Per la serie, meglio tardi che mai ma il rischio che a pagare siano solo gli utenti ed i lavoratori è troppo alto».