Al C.d.A.
Al Medico competente
Azienda Messina Social City
All’Assessore alle Politiche Sociali Comune di Messina
La FP CGIL, a seguito dei colloqui intercorsi e delle nostre formali dichiarazioni durante la riunione del 6 Marzo u.s., ritiene che le indicazioni da Voi emanate sulla prevenzione del contagio da Coronavirus non siano adeguate all’emergenza in corso e in linea con i recenti DPCM e Ordinanze emanati in tal senso.
La particolare tipologia dei servizi non sospesi di codesta Azienda, Casa di Vincenzo, Casa Serena e SADS necessita un livello di attenzione molto alta, perché l’utenza di riferimento è da ritenersi ad alta fragilità e gli interventi da porre in essere in materia di contenimento non possono essere inferiori a quelli disposti per altre tipologie di aziende con analoga utenza.
Inoltre, in merito alla tutela della salute degli operatori, ci risulta che i dispositivi di protezione individuale tardino ad essere messi a disposizione del personale. I locali ove opera la maggior parte dei lavoratori dei servizi attivi, trattandosi di assistenza domiciliare, non rientrano tra quelli da poter sanificare e per la tipologia degli interventi non è possibile mantenere una distanza tra le persone di almeno un metro, né tantomeno ci risulta che siano stati resi disponibili erogatori di liquido igienizzante necessario per l’igiene delle mani. I Dispositivi di Protezione Individuale (D.lgs. 81/2008), nel contesto dell’emergenza in corso, devono essere utilizzati non solo per proteggere l’operatore dal rischio rappresentato da coloro che vengono assistiti, ma anche a vantaggio di questi ultimi.
Tenuto conto del forte impatto che la situazione emergenziale sta determinando su tutti gli operatori la FP CGIL chiede di:
intensificare le operazioni di pulizia e sanificazione dei locali, sia di carattere ordinario che straordinario;
- attivare per determinate figure professionali lo smart working per particolari soggetti più esposti al rischio (portatori di patologie, genitori di figli in età scolare e pre-scolare, pendolari);
- aggiornare i documenti di valutazione dei rischi (DVR) da parte del datore di lavoro in funzione dei nuovi e maggiori rischi connessi all’emergenza coronavirus in corso;
- distribuire i DPI (mascherine protettive, guanti monouso, gel igienizzante) soprattutto in favore degli operatori addetti al contatto diretto con l’utenza;
- verificare se sono state effettuate tutte le obbligatorie e possibili azioni preventive per la tutela sanitaria degli operatori di casa di Vincenzo;
- intensificare i canali di interlocuzione con l’utenza di carattere virtuale (telematici e telefonici) riducendo al minimo il contatto fisico negli uffici;
- attuare misure ad hoc per prevenire il rischio contagio in relazione all’evolversi della situazione regionale o di porzioni di territorio.
La FP CGIL ritiene assolutamente inderogabili le richieste sopra esposte e invita codesto C.d.A. e il Medico competente, in particolare nel caso di non disponibilità dei DPI, a valutare una nuova organizzazione dei servizi e/o brevi sospensioni degli stessi; in particolare se la fornitura degli attuali DPI (solo guanti) fosse ritenuta sufficiente, si chiede di avere riscontro formale da parte del medico competente della regolarità e idoneità di tale prescrizione e di avere copia del vigente DVR.
Si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti e si rimane a disposizione per una fattiva collaborazione e supporto.