In data 27 maggio 2020 sono pervenute ai lavoratori ASACOM della MSC, comunicazioni mail inviate dall’ufficio personale della Messina Social City, in cui ai dipendenti veniva comunicata, in alcuni casi anche a partire dalla data odierna (dunque dall’oggi al domani), la collocazione in ferie d’ufficio da parte dell’Azienda.
Tale modalità di azione appare decisamente poco consona ed inopportuna sotto molteplici aspetti, che di seguito elencheremo.
In premessa occorre ricordare che a causa dell’emergenza CoVID19 il servizio di Assistenza all’autonomia e comunicazione degli studenti disabili svolto durante orario scolastico, è stato sospeso all’indomani della chiusura degli istituti. Solo a seguito di numerose insistenze avanzate dagli operatori per il il tramite di questa O.S., nonché di istanze pervenute da parte delle famiglie degli stessi studenti, il servizio è stato riattivato in modalità di Didattica a Distanza (DaD) ad inizio aprile. La ripresa della suddetta attività ha rappresentato un valore aggiunto innanzitutto per gli utenti, costretti a vivere un complicato periodo d isolamento, ma anche per i lavoratori, che hanno potuto riprendere la loro attività senza rischiare di finire nel calderone degli ammortizzatori sociali. Inoltre, proprio al fine di “giustificare” il pagamento regolare della mensilità di marzo ai lavoratori ASACOM nonostante il mancato svolgimento della prestazione, la MSC, in occasione di precedente incontro con le OO.SS., aveva dichiarato che le ore di lavoro non svolte (ma retribuite), sarebbero state recuperate nei mesi successivi.
Appare dunque di difficile comprensione la motivazione per cui l’Azienda abbia deciso di porre anzitempo in ferie d’ufficio il personale ASACOM, determinando da un lato un disservizio nei confronti degli utenti, i quali dall’oggi al domani si vedranno privati del servizio, dall’altro impedendo il completo recupero delle ore di lavoro da parte dei lavoratori che, proprio per rendere una prestazione efficiente e di qualità, pur se in modalità DaD, avevano riorganizzato il loro piano di lavoro tenendo come riferimento temporale la finedell’anno scolastico (6 giugno per scuole medie, 30 giugno scuole dell’infanzia) e non certo la fine di maggio.
Siamo ben consapevoli del fatto che l’accelerata dall’Azienda in merito alla collocazione in ferie d’ufficio, sia legata alla scadenza contrattuale degli operatori in questione (15 giugno), ma non riteniamo comunque giustificabile una decisione di questo tipo. In primo luogo perché non si possono non tenere in considerazione le esigenze degli utenti, che hanno già pagato un prezzo altissimo per gli effetti del COVID19, ed in secondo luogo perché l’art.93 del DL Rilancio recentemente approvato, e per cui la FP CGIL ha già inoltrato apposita richiesta, contempla la possibilità di prorogare contratti a tempo determinato per esigenze di ripresa dei servizi e riteniamo che tale circostanza avrebbe dovuto spingere la MSC ad agire in tal senso.