Il silenzio delle Istituzioni è diventato insopportabile. Silenzio dell’Assessore alla Salute Razza, silenzio del Provveditore della Regione Sicilia, silenzio della deputazione regionale e nazionale, soprattutto quella dell’area di Barcellona PG, tutti sembrano aver deposto le armi di fronte a tale situazione. Se la situazione è questa si abbia il coraggio di comunicarlo ai lavoratori o la FPCGIL avvierà ogni forma di tutela.
«Se le Autorità preposte continueranno ad ignorare la situazione di pericolo in cui continuano ad operare gli agenti penitenziari della Casa Circondariale di Barcellona, si corre il serio rischio che possa verificarsi l’irreparabile». Questo il commento del segretario della FP CGIL di Messina, Francesco Fucile, di fronte agli ennesimi episodi di violenza di cui sono stati protagonisti due agenti, entrambi finiti al pronto soccorso di Milazzo per le ferite riportate. «Il primo dei due avvenimenti – afferma Fucile – si è verificato all’interno dell’ormai nota sezione VIII Atms (Articolazione tutela salute mentale), dove si trovano i detenuti psichici, uno dei quali, mentre si trovava nel locale infermeria ha prima aggredito un infermiere e successivamente ha sferrato un violento pugno in pieno volto all’Agente di Sezione». A questo proposito la FP CGIL «ha più volte denunciato, sia al Provveditore della Regione Sicilia, sia al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, la critica gestione dell’VIII sezione, per cui, a distanza di anni, manca ancora un protocollo per la sua gestione tra l’Amm.ne Penitenziaria e l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia. Con qualeconseguenza? A farsi carico dell’organizzazione della stessa continua ad essere l’esiguo personale di Polizia Penitenziaria». Un problema, quello relativo alla carenza del personale, che può essere considerato alla base anche del secondo episodio, verificatosi questa mattina: «Durante l’immissione dei detenuti ai passeggi – spiega il segretario della FP CGIL –, un detenuto, al richiamo dell’Ispettore di spegnere la sigaretta perché proibito fumare nei corridoi delle sezioni, ha lanciato la sigaretta in faccia all’agente e successivamente lo ha avvicinato sputandogli in pieno volto e prendendolo a schiaffi. Alla luce di tutto ciò, chiediamo, ancora una volta, che gli organi preposti intervengano sulla situazione della Casa circondariale di Barcellona».